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BIBLIOTECA STORICA dell’API, AFRI e del PIONIERE
Vogliamo mettere a disposizione in elettronico tutta la produzione libri pubblicata come API, AFRI o Il Pioniere nel periodo che va dal 1949 al 1970. Fu una produzione abbondante che rientrava nel progetto educativo verso i giovani che l’Associazione voleva sviluppare. Certamente molti scritti sono datati ma rapprentano una testimonianza dell’epoca e non sono facilmente reperibili. Oggi con l’aiuto di biblioteche o collezionisti privati questi documenti stanno ritrovando la luce e noi li vogliamo mettere a disposizione del pubblico. Chi dovesse avere dei documenti che non sono presenti in questo elenco può, se vuole, metterli a disposizione dell'archivio, inviandoli in formato PDF e noi li vogliamo mettere a disposizione pubblicandoli.
Per informazioni scrivere a:
Tel. 335 6449117
associazionepionieri.it – ilpioniere.org
- 1870 - 1919 - Collana perche i ragazzi sappiano
- 1919 - 1946 - Collana perche i ragazzi sappiano
- Africa Oggi - Collana perche i ragazzi sappiano
- Antonio Gramsci una vita per il socialismo - Collana perche i ragazzi sappiano
- Con Fidel Castro dalla Sierra Maestra alla vittoria della Rivoluzione - Collana perche i ragazzi sappiano
- Emilia cuore d Italia - Collana perche i ragazzi sappiano
- Il cosmo è dell'uomo - Collana perchè i ragazzi sappiano
- Il viaggio di Darwin intorno al mondo - Collana perche i ragazzi sappiano
- Io e l'atomo - Collana perche i ragazzi sappiano
- Italia nostra - Collana perche i ragazzi sappiano
- L'Italia s'è desta - Collana perche i ragazzi sappiano
- L'Ultimo conflitto. Primo volume - Collana perche i ragazzi sappiano
- L'Ultimo conflitto. Secondo volume - Collana perche i ragazzi sappiano
- L'Uomo e L'universo di Dino Platone - Collana perche i ragazzi sappiano
- Lomumba eroe negro - Collana perche i ragazzi sappiano
- Nel paese degli Sputnik - Collana perche i ragazzi sappiano
- Nel paese dei grattaceli - Collana perche i ragazzi sappiano
- Canzoni per tutti
- I ragazzi cantano
- I Canti dei Pionieri
- I ragazzi d'Italia cantano
- Il Vallone del Purgatoro di Dina Rinaldi
- Racconti nuovi di Dina Rinaldi
- Manuale del Pioniere di Gianni Rodari
- Il mondo delle meraviglie. Teatro del Pioniere
- Quattro chiacchiere con i ragazzi
- Teatro della Fiaba Mimata
- Una città meravigliosa
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L’Archivio storico “Dina Rinaldi” è un centro culturale ricco di materiale cartaceo legato alla storia della sinistra, un pezzo di memoria d’Italia raccontata dal basso, a partire dalle vicende legate al “Pioniere” di Gianni Rodari e Dina Rinaldi ed all’A.P.I. di Carlo Pagliarini.
Elogio del cartaceo
Nell’epoca del digitale, dove tutto è a portata di clic, sembra quasi che il fascino dello stampato sia inevitabilmente eclissato a fronte dell’avanzata irresistibile dell’immateriale. Eppure... il fruscio della carta, la presenza fisica dell’oggetto, la testimonianza tangibile della fatica, dei sogni e del sudore di generazioni che hanno provato a scalare il cielo della politica e della cultura, rimangono necessari ed assolutamente complementari al mare magnum della rete.
Fonti storiche
Per sfuggire al filtro dei vari motori ricerca, per nulla disinteressati nella cernita di cosa segnalare e cosa dimenticare, il testo consultabile rimane l’ancora per la ricerca e la verifica delle fonti, secondo l’antico saggio Carta Canta.
Materiali d’archivio
La catalogazione del materiale presente nell’Archivio Storico “Dina Rinaldi” è suddiviso in tre settori, a loro volta numerati in differenti tipologie: il primo settore correlato al “Pioniere” ed all’A.P.I., il secondo ai fumetti dagli anni 60 alle graphic novels, il terzo settore alle raccolte di Rinascita.
Settore 1:
- Collezione del “Pioniere”, dagli anni ‘50 agli anni ‘60, alcuni numeri prodomi del “Pioniere” come il “Moschettiere” e “La Città dei Ragazzi”.
- Editoria dei libri d i Gianni Rodari sia nelle versioni originali che nelle ristampe Einaudi
- Saggi su Gianni Rodari e “Il Pioniere”
- Testi di Carlo Pagliarini, materiale sull’A.P.I.
- Scritti di Dina Rinaldi
- Testi e riviste sul dibattito pedagogico a partire dai grandi maestri come Makarenko o Piaget
- Materiale sull’UDI
- Altro materiale inerente alla vicenda politica e culturale del dopoguerra
Settore 2:
- Collezione di “Linus”, “Charlie Hebdo”, ed altre strips della rivoluzione a fumetti del dopo 1965
- Collezione di “Tango” “Il Male” e numeri di “Cuore”
- Cartonati di fumetti popular e diverse graphic novels
- Collezione “Il Corriere dei Piccoli”
- Collezione “Il Vittorioso”
- Collezione “La scoperta del mondo a fumetti” degli Editori Riuniti in 8 volumi
- Altro vario materiale a fumetti
Settore 3:
- Collezione di Rinascita dal 1944 al 1991 ed altri testi della stampa comunista.
Dove Siamo
L’Archivio Storico “Dina Rinaldi” è sito in via Zanardi 369 a Bologna (cap 40131), presso l’emittente locale Radio Citta’Fujiko.
Per consultare l’Archivio
La consultazione del materiale dell’Archivio Storico “Dina Rinaldi” e possibile prenotando una visita negli orari tra le ore 11 e le ore 13 dal lunedi al venerdi, telefonando a Alfredo Pasquali (3319483276) e specificando l’oggetto della consultazione. Nel mese di agosto l’archivio è chiuso per ferie.
Il catalogo del materiale
Il materiale consultabile è riscontrabile ampiamente nei due elenchi presenti in questo sito: il primo racchiude un’elencazione di materiale catalogato per titoli dei volumi, il secondo catalogato per titoli ed autori di strips per quelle riviste ricche di vari contributi di fumettisti.
Per Collaborazioni
Per tutte quelle realtà che vogliano organizzare iniziative coerenti col materiale dell’Archivio storico “Dina Rinaldi”, disponibili per offrire contributi di idee e materiale come mostre itineranti e video a tema, a seconda delle necessità e possibilità. Per contattarci telefonare a Morena Moretti ((3497577484)
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Progetto “Archivi Connessi” promosso dal C.R.A.P.
Nel 2021 nasce a Bologna per volontà e desiderio del CRAP, l'archivio Dina Rinaldi, per dare corpo cartaceo ai siti ilpioniere.org e associazionepionieri.it , che raccogliono l'intera collezione del giornalino, da cui il nome, e molto altro materiale ad esso connesso.
La realizzazione della raccolta cartacea di un giornalino uscito tra il 1950 e il 1967, ha visto l' impegno nella ricerca del materiale di tutti gli amici dell'associazione, che in misura diversa ma ugualmente appassionata hanno donato o procurato all'archivio tantissimo materiale utile e raro.
Abbiamo in scaffale tutte le annate complete, fatte salve quelle del 1954/55/56 che mancano ancora all’appello.
Tante sono inoltre le pubblicazioni attinenti, collaterali e/o coeve, tra almanacchi, fumetti, saggi pedagogici, giornalini illustrati dell'epoca ecc.
Ma come le ciliege che non si smetterebbe mai di cogliere o spiluccare, così la nostra brama di ricerca non solo non si esaurisce ma inopinatamente si allarga.
Le nuove acquisizioni, trasposte anche online, arricchiscono il nostro sito, oggi davvero straordinariamente imprescindibile per conoscere e studiare uno spicchio di storia della sinistra per lo più ignorata o sottovalutata.
Le relazioni che in questi anni abbiamo intrecciato con altre realtà di archivi o di ricerca, con singoli o associazioni che conservano documenti o materiali vari che arricchiscono il nostro ambito di interesse storico sono davvero molte. .
Come allora riuscire a di svelare questo patrimonio, portarlo alla luce, connettere e rendere fruibile queste miniere?
Sono almeno tre le ragioni che ci inducono a formulare una prima proposta per creare un 'archivio popolare diffuso da condividere con i nostri associati prima e con altre realtà piccole e grandi del territorio nazionale poi.
La prima riflessione che abbiamo fatto riguarda i luoghi
di raccolta che per quanto ampi non lo sono mai abbastanza.
In tanti, collezionisti appassionati, si trovano nella condizione o di cessare l’attività di ricerca o di uscire da casa propria per mancanza di spazio.
La seconda riflessione riguarda l'opportunità che potremo prenderci di valorizzare anche piccole collezioni personali ma di pregio che non hanno all'oggi, la possibilità di essere fruite. Tanti appassionati che posseggono importanti raccolte sarebbero ben felici di poterle mettere a disposizione del pubblico.
La terza ragione su cui ci siamo interrogati riguarda l'aspetto affettivo, quello cioè che non ci permette di rinunciare all’amata raccolta per trasferirla in un luogo che non sia il 'nostro', nel timore, giustificato, della dispersione.
Oggi con l’ “online” è possibile raccogliere in uno spazio unico materiale utilizzabile da ricercatori ed appassionati anche a distanza. Naturalmente le precondizioni di tale utilizzo sono due: la comune modalità d'archiviazione per rintracciare i singoli pezzi nel mare magnum delle raccolte (almeno per quelle fatte di diversi autori, personaggi, case editrici, ecc.); la disponibilità del proprietario all’accesso al proprio archivio.
Anche nella sfera delle nostre conoscenze possiamo risalire a collezioni intere ad esempio di Tex, Diabolik, Totem, Dylan Dog, ecc.
In questo circuito “interno ” l’'Archivio Storico Dina Rinaldi” avrebbe ruolo di cerniera e coordinamento della rete costituita.
Ma esiste anche la possibilità di allargare il campo operativo a circuiti “esterni”.
Per fare ciò riteniamo che sia utile un salto di qualità ovvero il riconoscimento ufficiale come “archivio storico”.
Per informazioni
Morena tel. 3497577484
Carlo tel. 3356449117
Memoria
Il Comitato Ricerche Associazione Pionieri vi invita a partecipare all’iniziativa della Brigata Viganò. ( https://www.facebook.com/brigatavigano/ )
Primo appuntamento martedi 31 ottobre 2017 alle 17.00 in sala Farnese a Bologna, il gruppo di ragazze 'brigata Viganò' in occasione della'festa della storia' presentano il libro illustrato'la bambola brutta':Il racconto di Renata Viganò che fu pubblicato per la prima volta sul Pioniere n.9 pag, 7 del 1960 nella rubrica “I grandi racconti del Pioniere”. A seguire gli altri appuntamenti saranno a Febbraio, Marzo, Aprile e Giugno 2018 (l’elenco date nel depliant). Queste giovani studiose hanno deciso di raccontare la Resistenza nelle scuole partendo da quello che la Ginsburg definì il più bel racconto sulla resistenza.
I grandi racconti del Pioniere n. 9 pag. 7 /1960
La bambola brutta, storia di Eloisa partigiana è un libro illustrato che apre un ampio progetto “Dedicato a Renata Viganò”, con l’obiettivo di dare nuova luce alla figura e all’opera dell’autrice del noto romanzo L’Agnese va a morire e di parlare con i ragazzi della Re sistenza.
E’ un’idea di Dafne Carletti, Sofia Fiore, Margherita Occhilupo, Marta Selleri, Elena Sofia Tarozzi, ventenni studentesse dell’Alma Mater, per l’occasione autodenominate “Brigata Viganò”, che lo hanno anche curato insieme a Tiziana Roversi, coordinatrice del gruppo di lavoro.
Con il consiglio scientifico di Antonio Faeti, il patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna e del comune di Bologna, il fondamentale contributo di ANPI, ARCI CGIL, UNIPOL e la collaborazione di tanti volontari.
Il racconto di Renata Viganò La bambola brutta è stato pubblicato la prima volta negli anni Cinquanta del Novecento; occupava una sola pagina, con un piccolo disegno ed una piccola foto di Renata, su un giornalino per ragazzi che si chiamava “Il Pioniere” ( n. 9 pag.7 del 1960), era di proprietà del PCI, Partito Comunista Italiano e lo dirigeva Gianni Rodari.
Ora quello stesso racconto torna nelle mani dei ragazzi in forma di libro illustrato, con le figure di Viola Niccolai e la grafica di Mauro Luccarini. Il dattiloscritto del racconto, che è depositato alla biblioteca storica dell'Archiginnasio tra i documenti del “fondo Meluschi-Viganò”, mostra che Renata Viganò lo pensò intitolato La bambola, e solo in un secondo tempo aggiunse l'aggettivo “brutta”, a mano. Noi ci prendiamo la libertà di aggiungere un sottotitolo eloquente, storia di Eloisa Partigiana, e di dargli l’aspetto di un albo illustrato, dove i 20 grandi disegni di Viola Niccolai accolgono integralmente quel testo pubblicato sul “Pioniere” (successivamente anche in un volume per i ragazzi del 1960 dal titolo Racconti nuovi, insieme a racconti di Calvino, Levi, Morante, Moravia, Pasolini).
L’albo illustrato è corredato da una copertina piuttosto originale: si apre e diventa una mappa di Bologna che aiuta i ragazzi a riconoscere alcuni luoghi simbolici della guerra partigiana a Bologna, come il Sacrario e il monumento di porta Lame, e ad orientarsi sulle tracce di Renata Viganò in città, la sua casa, il liceo, il giardino e l’asilo nido che portano il suo nome...
La bambola brutta, storia di Eloisa partigiana è, come dicevamo, il punto di partenza per un progetto più ampio “La bambola brutta. Dedicato a Renata Viganò”, che comprende il libro (offerto in regalo alle scuole coinvolte), due mostre, incontri con i ragazzi di scuola elementare e media, una giornata di studi alla Scuola di Lettere dell’Alma Mater, una lezione di Antonio Faeti al Centro di Ricerca di Scienze della Formazione, una tavola rotonda nell'ambito della Festa della Storia. A coronamento del percorso letterario e pedagogico, la posa di una targa in via Mascarella 63/2, nido e fucina operosissima per Renata Viganò e per il suo compagno Antonio Meluschi. Quella casa bolognese è stata un inconsueto “crocevia di parole” per più di una generazione di intellettuali, era un “porto di mare” dice Roberto Roversi, dove chi volesse parlare di arte, letteratura, cinema, storia, politica, veniva accolto generosamente, e sono stati in tanti: Marino Moretti, Roberto Roversi, Pasolini, Raimondi, il giovane Faeti…
Nelle scuole elementari si incontreranno le classi 5°: “La valigia di Renata”.
Nelle medie le classi 3°: “La bambola brutta”.
Alcuni insegnanti stanno aiutando le studentesse nel mettere a punto la didattica, in particolare Mirca Casella delle scuole Farini e Giovanni Cocchi delle Guercino. Indicazioni teoriche e di metodo sono arrivate da docenti di Scienze della formazione di Bologna e dobbiamo ringraziare Antonio Faeti che ci ha dedicato intere giornate, anche sotto il sole estivo di Pesaro, per una sorta di formazione personalizzata e specifica.
P.S.
Aggiornamento programma Biblioteca dell’Archiginnasio
24 marzo-maggio
La bambola di Viola
Mostra dei disegni originali di Viola Niccolai per l'albo illustrato "La bambola brutta. Storia di Eloisa partigiana". In occasione di Bologna Children's Bookfair 2018.
A cura di Bonaventura Associazione Culturale e Brigata Viganò. In collaborazione con Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna - Biblioteca dell'Archiginnasio.
Inaugurazione della mostra 24 marzo ore 15:30 Biblioteca dell'Archiginnasio Piazza Galvani 1 Bologna.
Inoltre a Maggio (nuovo)
Come fossi una bambola brutta
giornata conclusiva di presentazione del lavoro intorno a La bambola brutta della Scuola secondaria di I° grado Farini
di Bologna
in via di definizione
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2 marzo 2018 ore 13,00
"Perché se tutto questo poi fosse inutile"
Note sull'insegnamento inattuale di Renata Viganò
Lezione del professore Antonio Faeti rivolta a studenti, insegnanti, operatori culturali.
A cura del CRLI, Centro di ricerca in letteratura per l'infanzia del Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell'Università di Bologna.
Con la partecipazione di Brigata Viganò e Tiziana Roversi.
Aula B, via Filippo Re 6, Bologna